IL SANTO DELLA DOMENICA - L'ennesimo scempio arbitrale e gli ennesimi errori sotto porta. Ora basta!

17.12.2023 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  L'ennesimo scempio arbitrale e gli ennesimi errori sotto porta. Ora basta!

Parliamo di calcio? Ma si partiamo da qui. O almeno ci proviamo. Lascia tanto amaro in bocca il pareggio di Genova, una partita gettata alle ortiche in tre minuti di follia, quelli di inizio ripresa. Un approccio molle, disattento e disordinato che è costato un gol assolutamente evitabile. Peccato, perché nella prima frazione, pur non facendo niente di eccezionale, la Juve aveva meritato il vantaggio, sprecando ancora una volta almeno un paio di occasioni per chiudere la gara. E torniamo sempre al punto di partenza, o forse quello nodale di queste prime 16 giornate di campionato: la sterilità offensiva.

Le occasioni arrivano, non tantissime ma arrivano, ma poi a turno, e purtoppo Vlahovic in particolare, vengono mancate. Anche a Marassi, Dusan sotto porta non è riuscito ad essere letale. Il ragazzo si impegna, lotta, combatte, ma non trova la via del gol. Un caso? Si, comincia ad esserlo ma Allegri dovrà dargli ancora fiducia, a partite da sabato prossimo a Frosinone. Ha pesato tantissimo poi l’assenza di Rabiot. Giocatore che in questo momento è fondamentale nei già fragili equilibri del centrocampo. Miretti non è stato all’altezza, dispiace dirlo ma la prestazione non è stata sufficiente. La società dunque dovrà muoversi nel più breve tempo possibile per mettere in rosa un elemento, se non addirittura due, che vadano a rafforzare la mediana.

A meno che, e qui veniamo al secondo capitolo, si voglia sfruttare solo eventuali opportunità di mercato, visto che la corsa al sogno sembra davvero complicata. Questa squadra, nonostante i problemi che sono sotto gli occhi di tutti, può tranquillamente competere per il quarto posto, ma non ha la forza ne la qualità per alzare l’eventuale asticella. Ma quali sono gli avversari da affrontare? Quelli di Milano, o quelli di Lissone? Quelli che indossano la maglia neroazzurra o quelli che la indossano di colore giallo? Oppure tutti e due? Per quale motivo il sig Massa di Imperia, quello che non vide due anni fa il clamoroso rigore a favore del Torino nella gara contro l’Inter ( guarda caso) e lo stesso che non può più dirigere il Napoli dopo i disastri di tre settimane fa ( con di mezzo sempre l’Inter ) è stato designato per dirigere la Juventus? Cosa dobbiamo scrivere e raccontare dai microfoni di Radio Bianconera, ai tifosi della Juve dopo lo scempio di venerdi sera? Che è tutto regolare e solo frutto dell’errore? No, non lo possiamo più fare. Perché vedete cari signori Rocchi e Gravina, la misura è colma. In due anni il popolo juventino ha visto e subito di tutto, dalle immagini scomparse, ai gol annullati, dai rigori non dati alla soggetività nell’interpretazione del Var. Ecco perchè venerdi sera nel post partita ci saremmo aspettati una presa di posizione della società. Lo sappiamo, non è nel costume della Juventus farlo, ma perchè non tutelare il proseguio della stagione, mandando per una volta Giuntoli a spiegare il malumore di tutti? Non servono scenate ma parole forti e precise. 

Cosi state distruggendo il calcio, ammazzando quel poco di credibilità che resta. Abbiamo visto i giocatori dell’Inter  “imporre calci di rigore”, protestare senza ritegno, abbiamo visto il Var utilizzato con il più classico dei due pesi e delle due misure. Allora, se per caso, non ci crediamo ma a volte a pensare male si vede il giusto, dovesse essere già tutto deciso, beh fateci un favore ditecelo e andiamo avanti a lottare dal secondo posto in giù. La cosa che colpisce è che in questa occasione persino alcuni acerrimi nemici della Juve hanno dovuto gridare allo scandalo. Capito sig Rocchi? Capito signor Gravina? E per favore adesso evitateci quella patetica e ridicola rivisitazione dei dialoghi tra arbitro e Var. Tutto penosamente ridicolo. E naturalmente date un premio al signor Massa da Imperia: sia mai che dovesse essere sospeso. Pietà, pietà di noi innamorati del calcio, innamorati della Juve ma non più creduloni e ingenui!