IL SANTO DELLA DOMENICA - La Juve ha già vinto: è tornata ad essere l'alibi dei perdenti!

10.12.2023 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  La Juve ha già vinto: è tornata ad essere l'alibi dei perdenti!
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Il primo grande traguardo la Juventus l’ha già raggiunto: è tornata ad essere l’alibi degli altri. Ed è un grandissimo traguardo, che deve rendere tutti orgogliosi. Ancora di più se pensiamo che questa è una squadra costruita praticamente senza mercato estivo, con due centrocampisti in meno, e che fa del cuore e della generosità la sua arma migliore. Insomma non siamo di fronte ad una corazzata come accadeva negli anni scorsi, quando si vinceva caro De Laurentis semplicemente perché eravamo di un’altra galassia. Eppure da Napoli e non solo, per giustificare i propri insuccessi, ma come presidente Aurelio lei non doveva aprire un ciclo, si torna a parlare di Juve.

Che nel frattempo, zitta zitta in maniera umile ma decisa, porta a casa un altro scontro diretto. Lazio, Fiorentina, Milan, Napoli, si sono dovute rassegnare e tornare a casa con le pive nel sacco. E persino la grande Inter alla fine si è dovuta accontentare di un pareggio, dimostrando anche timore nei confronti della banda di Allegri. Non è la squadra più forte, non brilla per il gioco, ma è tremendamente compatta, unita e fastidiosa per tutte le avversarie. Non si è fatto mercato in entrata, ma lo si è fatto in uscita, togliendo dal gruppo chi non remava dalla stessa parte. Il merito va a Giuntoli, che in maniera silenziosa e in punta di piedi, ha fatto capire che l’aria stava cambiando.

Quel concetto del “ Noi “ ha fatto breccia, ha aperto scenari diversi. Non ci sono più i grandi campioni, non ci sono fenomeni, ma dei ragazzi che hanno qualità, grandi margini di miglioramento, ma soprattutto lo spirito da Juventus. L’attacco si inceppa ( bisogna però assolutamente migliorare) ma ci pensa Gatti, Weah si blocca, esplode Cambiaso, serve un tuttofare ed ecco un rigenerato Mckennie. Sia chiaro, non è tutto oro quello che luccica, ad esempio preoccupa il digiuno del reparto offensivo, e i numeri sono impietosi, appena 11 gol tra Vlahovic Chiesa e Milik, non sempre i difensori potranno sopperire, ma il modo di giocare della Juve non è assolutamente casuale. La posizione dello stesso Gatti, ormai sempre più in appoggio a Vlahovic in diverse situazioni della partita, rispecchia quanto viene fatto e provato nel corso della settimana.

Gli stessi numeri che raccontano di una squadra che ha 5 punti in più rispetto ad un anno fa e che ha messo insieme una serie di vittorie negli scontri diretti che mancava da tempo. Per 8 volte la porta è rimasta inviolata, e anche contro il Napoli, a parte il clamoroso errore del georgiano, l’impressione è stata quella di una solidità difensiva difficilissima da violare. Tutto questo con un attacco che ancora non gira e un centrocampo in perenne emergenza. Adesso, non vogliamo cullare sogni mostruosamente proibiti, ma se le punte si dovessero sbloccare ( anche per la legge dei grandi numeri)  e la società dovesse decidere di intervenire in maniera decisa a gennaio sul mercato, non vi viene in mente che forse sarebbe anche possibile…..